8 marzo…
… davvero speciale, a Casa Marina.
E non solo per le numerose, gentili amiche presenti, bensì per tutti i numerosi ospiti che ci hanno raggiunto per l’appuntamento mensile del Parco delle Stelle.
Quasi a voler “celebrare” la Festa della Donna, sabato sera il cielo stellato si è presentato a noi in tutta la sua magnificenza, buio e trasparente come non accadeva da mesi… impreziosito dalla cornice d’intorno del saliscendi dei nostri Colli, teneramente baciati (per la ricorrenza, ci piace pensare) dal chiarore della fulgida Luna.
Dopo averci fatto “planare” in volo radente sui mari e crateri della Luna, e averci mostrato Giove e la sua corte di lune che brillavano alti allo zenit, Marco Boesso, Sergio Borghesan e Roberto Mucci ci hanno ancora una volta accompagnato coi loro telescopi alla scoperta dei tesori del cielo: M42 la Grande Nebulosa di Orione, M51 la Galassia a spirale nei Cani da Caccia, M104 la Galassia Sombrero, M82 – M101 ed M97 nell’Orsa Maggiore, M35 nei Gemelli, M3 l’ammasso globulare di Bootes… non tralasciando le rosse distese di Marte, che risaliva da sud-est il meridiano, e ammirando al telescopio (quando il tempo si era fatto davvero tardo ed il pianeta era ancora celato ai nostri nudi occhi dalle grigie brume della pianura) il sorgere di Saturno, ora tremolante e pallido, ma poi fermo e maestoso coi suoi inseparabili anelli (*).
La serata è stata speciale anche per le… qualità del relatore invitato - il Prof. Sergio Ortolani - che ha letteralmente “catturato” l’attenzione di tutti i presenti illustrando in modo chiaro e sistematico i progressi nella conoscenza de “il clima terrestre e la sua evoluzione nel presente, nel passato e nel futuro”, anticipando anche contributi e sviluppi derivanti dalle ricerche che conduce o cui partecipa in prima persona.
Non riteniamo di esagerare nel considerare Sergio Ortolani come il massimo esperto italiano di clima nell’ambito delle scienze astronomiche: è infatti membro di numerosi comitati internazionali in ambito ESO per la scelta dei siti astronomici e per la gestione di VLT e di E-ELT, nominato membro in ambito ESA di diversi comitati per HST, e dall’INAF come rappresentante italiano al SUCOSIP (subcomitato sito delle Canarie), oltre che membro di due commissioni per la scelta dei siti di installazione del futuro CTA –The Cherenkov Telescope Array (**).
Senza alcun pregiudizio, indipendentemente da ogni luogo comune e lungi dal voler alimentare quel “sensazionalismo” che sembra oggi dominare le notizie sul clima, il Prof. Ortolani ci ha guidato con metodo scientifico nella lettura di dati oggettivi, verificati e confrontabili (partendo da quelli dei nostri giorni, per passare poi a raccontarci il clima delle origini e concludere con le ipotesi sul quel che sarà il clima del futuro, anche quello più remoto…) portando evidenza di come l’utilizzo di informazioni non ponderate rappresenti un limite di studi e modelli oggi largamente condivisi.
Le conclusioni alle quali ci ha portato sono… sorprendentemente “controtendenza”!
Concentrazione di CO2 , effetto serra e global warming – o viceversa? -; effetti della presenza di aerosol nell’atmosfera; peculiarità locali del clima; effetti di oceani, correnti e venti; limiti dei modelli matematici; eruzioni vulcaniche e impatti da corpi esterni e loro conseguenze sull’evoluzione della vita; influenza differenziata del Sole nell’arco della sua vita di stella; effetti a lungo termine di Luna e… addirittura di Saturno!
Sono questi alcuni degli argomenti di grande attualità e interesse affrontati durante la piacevole presentazione…
Confidiamo che il lavoro del Prof. Sergio Ortolani, dei suoi studenti, colleghi e collaboratori possa trovare altre occasioni di divulgazione e pubblicazione e – perché no? – di approfondimento e confronto, magari in un evento ad hoc e di rilievo che Padova (con la sua Università) possa degnamente ospitare, fedele alla sua tradizionale e storica inclinazione per la scienza.
Al Prof. Sergio Ortolani, agli ospiti tutti e agli amici dell’A.A.E. che hanno fattivamente contribuito alla riuscita della serata, il nostro sincero “grazie”!.
Al prossimo appuntamento del Parco delle Stelle, a Casa Marina, il 5 aprile!
M. Alberti.
(*) Tre pianeti in una sera, un bottino ragguardevole!
(**) Vedi www.cta-observatory.org - Ortolani è reduce, al riguardo, di una lunga missione che lo ha portato ad esplorare coi colleghi decine di potenziali siti astronomici, nei deserti tropicali di tutto il mondo.
Foto di M. Bregolato.