Facendo riferimento alle disposizioni introdotte dalle Istituzioni, dettate dalla situazione attuale il Consiglio Direttivo della AAE ha deciso di interrompere precauzionalmente e prudenzialmente le attività pubbliche all'aperto e le conferenze a Casa Marina.
Per rispettare le procedure di protezione individuale e sociale che vedono di imporre una distanza minima tra i visitatori di almeno un metro, la sala usualmente adibita a Casa Marina potrebbe ospitare al massimo una quindicina di ospiti.
Inoltre, le attività osservative notturne all'aperto introdurrebbero un ulteriore problema da gestire: il contingentamento e la gestione del pubblico.
Al buio e all'aperto saremmo costretti ad agire come "poliziotti" e quindi dover censire e gestire il pubblico che va e viene, curiosi che si avvicinano per dare un'occhiata e via dicendo. Ricordiamoci che le attività osservative pubbliche vengono tipicamente svolte in luoghi pubblici, quindi situazione difficilissima che potrebbe sicuramente sfuggire al nostro controllo e prona a qualsiasi possibile azione di "rivalsa" o di denuncia.
A questo si deve aggiungere anche un ulteriore problema: la sanificazione del telescopio. Ad ogni visitatore, osservatore DEVE essere garantita la sicurezza di evitare possibili contagi. Questo comporta che il telescopio e soprattutto l'oculare DEVONO essere sanificati per ogni visitatore.
Diverso il caso di attività contingentata e regolamentata, quali le conferenze, attività al planetario e serate osservative presso osservatori astronomici strutturati.