Fra qualche giorno partirà da Kourou (Guyana Francese) una sonda diretta verso Mercurio.
Il lancio con un Ariane 5, è al momento previsto per le 3:35 del 20 ottobre.
La missione è nata da uno sforzo congiunto tra l'ESA e la Japan Aerospace Exploration Agency, JAXA. È la prima missione europea su Mercurio, il pianeta più piccolo e meno esplorato del Sistema Solare interno e il primo a inviare due veicoli spaziali per effettuare simultaneamente misurazioni complementari dell'ambiente dinamico del pianeta.
La missione è intitolata a Giuseppe Colombo, più noto a livello internazionale come Bepi Colombo. Era infatti chiamato in questo modo con grande stima e affetto oltreoceano per le sue frequenti visitazioni e collaborazioni con la NASA, lo Smithsonian Center for Astrophysics, il Caltech.
E’ stato Professore Ordinario di Meccanica Applicata presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova (dove in zona universitaria gli è stato intitolato il viale che da Porta Portello si congiunge con via Trieste) ed è celebre per la sua lunga attività nel settore aerospaziale, dove ha dato enormi contributi che gli hanno valso la medaglia d'oro, attribuitagli dalla NASA nel 1983 per i numerosi successi durante la sua lunga attività nel settore spaziale.
Un evento in particolare lo rese celebre: nel 1973, collaborando con la NASA, alla prima esplorazione del pianeta da parte da Mariner 10, aveva calcolato (con carta e matita!) che modificando l'orbita della sonda avrebbero portato il Mariner 10 a fare tre flyby del pianeta anziché solo uno, come era stato programmato inizialmente. E così è stato fatto. In una sua intervista a La Stampa traspare il suo carattere modesto e la sua umanità, minimizzando con naturalezza l’evento: «Quella è una delle cose che mi sono costate meno fatica. È un episodio banale della mia attività scientifica: non avrei mai pensato che potesse destare scalpore».
Già in quei tempi il "nostro" Bepi aveva proposto la costruzione di una sonda europea avente lo scopo di studiare più in profondità quel pianeta che tuttora nasconde molti misteri. Colombo però lo conosceva piuttosto bene, avendo tra l'altro calcolato e spiegato per primo il complesso ed elegante gioco di risonanza tra rotazione e rivoluzione del pianeta per cui Mercurio non mostra sempre la stessa faccia al sole come si era creduto fino ad allora. Ma anche aveva avuto brillanti intuizioni sugli anelli di Saturno, su Urano e molti altri settori scientifici e tecnologici, come ad esempio la realizzazione del famoso “satellite al guinzaglio” (Tethered). Fu lui a suggerire il nome della sonda Giotto, diretta sulla cometa di Halley, con riferimento agli affreschi della Cappella degli Scrovegni.
Il sogno di Colombo mirava alla preparazione di una nuova missione su Mercurio, e ciò per avere conferme sulle ipotesi circa la struttura interna del pianeta che circolavano nella sua mente. La missione era però diventata un incubo ossessivo, in quanto le varie agenzie spaziali internazionali succedutesi nel tempo avevano sempre altre priorità. Anche quest'ultima navicella ha subìto rinvii di anni.
Finalmente ora il suo sogno sta per avverarsi con quarantacinque anni di ritardo. Una occasione importante per ricordare questo straordinario scienziato che molto ha dato alla conoscenza e all’umanità stessa con le sue geniali intuizioni e scoperte.
Con riconoscenza al nostro "Bepi", l'Associazione Astronomica Euganea