Questa sera avverrà un insolito incontro ravvicinato tra la cometa C/2013 A1 (Siding Spring) e il pianeta Marte. Alle 20:29 (ora locale) la distanza sarà di soli 135.000 km (con una incertezza di 5000 km). Non vi è alcuna possibilità di un impatto del nucleo della cometa sulla superficie del pianeta, ma poco dopo l'incontro Marte attraverserà la coda della cometa e potrebbe verificarsi una pioggia meteorica marziana. Per l'occasione si cercherà di osservare l'evento sia da Terra che da Marte, dove sono in orbita tre sonde spaziali: Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), Mars Odyssey orbiter, Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN (MAVEN). Per evitare il rischio che le polveri possano danneggiare le sonde, queste verranno messe in posizione di sicurezza, schermate dietro il pianeta, nel momento del passaggio della coda. Le polveri, pur di piccole dimensioni, viaggeranno a circa 56 km al secondo, dei veri minuscoli proiettili.
Difficile prevedere cosa potrà accadere e sarà molto interessante studiare questo incontro dal quale potrebbero venire nuove conoscenze sia relative al pianeta Marte che alla cometa Siding Spring.
Purtroppo seguire il fenomeno dalla Terra è piuttosto difficile. Per la nostra latitudine Marte è molto basso sull'orizzonte al crepuscolo serale e la cometa ha una magnitudine totale circa 11, il che significa che è abbastanza debole e osservarla visualmente sarà un'impresa molto ardua, se non impossibile. La cometa è stata osservata ieri da Claudio Prà dalle Dolomiti con un telescopio da 30 cm, ma la distanza dal pianeta dava ancora un ragionevole margine. Questa sera la distanza apparente scenderà a circa 90 secondi d'arco ed essendo Il pianeta è molto luminoso abbaglierà l'occhio impedendo di vedere a debole nebulosità della cometa. La Siding Spring però andrà anzandosi sull'orizzonte e potremo seguirla nelle prossime settimane, facilmente accessibile a telescopi muniti di CCD, e anche a portata dell'osservazione visuale con strumenti di 20-30 cm e cielo limpido e privo di inquinamento luminoso.
Ma se l'incontro con Marte, per gli effetti mareali, portasse alla frammentazione del nucleo con conseguente liberazione di nuove polveri, potremmo avere un notevole incremento di luminosità sulla cometa. Non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà, il bello dell'astronomia è di riservare spesso sorprese inaspettate.
Per maggiori dettagli vedi il sito http://mars.nasa.gov/comets/sidingspring/