La cometa 103P/Hartley, passata al perielio da pochi giorni, è ora nella fase cruciale dell'incontro ravvicinato con la sonda Epoxi.
Le comete hanno fama di essere oggetti bizzarri ed imprevedibili, ma forse tra quelle osservate negli ultimi anni con missioni spaziali la Hartley si sta rivelando quella più sorprendente. La missione Epoxi (NASA) rappresenta il proseguimento della missione Deep Impact condotta con successo sulla cometa 9P/Tempel.
In quella occasione il nucleo era stato bombardato con una sonda-proiettile secondaria con l'obbiettivo di daccogliere dati preziosi sulla composizione della superficie del nucleo.
La sonda nella missione attuale non dispone più di un secondo modulo-proiettile, ma consentirà comunque di svelare molti misteri su di una cometa che si è presentata piuttosto peculiare ed un oggetto interessantissimo anche per le osservazioni amatoriali.
Domani la sonda Epoxi si troverà alla minima distanza dal nucleo, e viste le peculiarità mostrate dalla cometa fino ad ora, possiamo attenderci davvero delle immagini sorprendenti e che speriamo possano squarciare il velo di misteri che al momento ricopre ancora questo straordinario oggetto.
La Sezione Comete, ed il progetto CARA, che già aveva collaborato con successo con la missione Deep Impact ha lanciato una apposita campagna osservativa anche sulla cometa Hartley. Alla campagna hanno aderito molti osservatori sia italiani che esteri formando un attivissimo team che sta monitorando in dettaglio il comportamento della cometa sia da un punto di vista morfologico che fotometrico.
Al team partecipano Paolo Bacci, Walter Borghini, Erik Bryssink, Dario Castellano, Gianni Galli, Ernesto Guido, Bernhard Hausler, Nick Howes, Rolando Ligustri, Herman Mikuz, Giannantonio Milani, Martino Nicolini, Carmen Perrella, Jure Skvarc, Giovanni Sostero, Roberto Trabatti.
L'analisi fotometrica è mirata soprattutto a determinare la quantità Af[rho], correlata alla emissione di polveri dal nucleo. L'andamento osservato fino ad ora (vedi il grafico aggiornato al 2 novembre) si presenta estremamente complesso con variazioni rapide di modesta entità, del tutto inattese, verificatesi in più' momenti, ma particolarmente intorno al periodo del passaggio al perielio.
Nel grafico sono riportate anche alcune osservazioni relative all'apparizione del 1997/98, che permetteranno di confrontare il comportamento della cometa a distanza di anni.