Marsden ci ha lasciato ...

ritratto di g.milani

Una  circolare elettronica (MPEC 2010 W10) del 18 novembre riporta la scomparsa del Dr. Brian Marsden, un nome che ha rappresentato un riferimento fondamentale per l'astronomia internazionale per molti anni. Dal 1968 al 2000 è stato infatti direttore del Central Bureau for Astronomical Telegrams (CBAT), il che significa che ogni nuova scoperta giunge tramite da lui.
Persona con un ruolo chiave per l'astronomia professionale, ma possiamo definirlo anche un vero mito ed un riferimento per tutti gli astrofili che si sono cimentati in osservazioni di tipo scientifico. Astrometristi di comete ed asteroidi prima di tutto, in quanto Marsden era un esperto proprio nel calcolo e studio delle orbite, ma anche chiunque abbia sottoposto osservazioni di vario tipo al CBAT (stelle variabili, pianeti, possibili scoperte..ecc....) . Molteplici poi suoi studi dedicati ai corpi minori del Sistema Solare.

Di lui colpiva la grande disponibilità e gentilezza, anche verso gli astrofili. Per molti anni, prima dell'era dei personal computer, scrivevo ogni anno a Brian Marsden per avere le effemeridi delle comete da pubblicare sull'Almanacco dell'Unione Astrofili Italiani.
Con squisita cortesia le ha sempre puntualmente mandate, finchè i suoi impegni crescenti non gli hanno più permesso di sostenerci.
Ma intanto erano apparsi i primi computer e abbiamo inziato ad arrangiarci.

marsden-milani-sosteroPersonalmente, a parte contatti epistolari prima,via e-mail in altre occasioni, ho potuto incontrarlo al congresso UAI di Frasso Sabino, dove ci ha portato in anteprima la notizia della scoperta della cometa 2004 Q1, che sarebbe diventata un oggetto nella primavera dell'anno successivo. In quella occasione si era prodigato per darci delle previsioni in tempo reale il più aggiornate possibile.  Lo ho poi incontrato di nuovo nel 2004 all'International Workshop of Cometary Astronomy (IWCA) di Parigi (vedi foto con Marsden tra i coniugi Tiki, Giovanni Sostero ed il sottoscritto in un momento conviviale durante la visita all'Osservatorio di Parigi).

Il mondo degli astrofili gli deve davvero molto perché ha saputo dare un sostegno ed un incoraggiamento in anni in cui era molto difficile per dei dilettanti interagire con il mondo professionale. Per noi un mito, un simbolo.
Nell'occasione della pubblicazione di alcune osservazioni di una nova apparsa nel 1887, effettuate da Andrea Tonello, Giancarlo Favero ed il sottoscritto, aveva anche espresso il suo apprezzamento per la scelta di dedicare l'Osservatorio del GAP a Giuseppe Colombo. Bepi, diceva, era un frequentatore abituale dello Smithsonian Observatory.

Molto, troppo,  ci sarebbe da dire, raccontare e molti sono gli aneddoti e i ricordi tra gli astrofili.
Non possiamo che dirgli un grazie di cuore per tutto quello che ci ha dato e insegnato, sempre con estrema professionalità, generosità e cortesia.

Giannantonio Milani

La circolare del CBAT e' reperibile al sito:
http://www.minorplanetcenter.org/mpec/K10/K10W10.html