L'Estate sta "iniziando" ...

L’estate meteorologica è già iniziata venerdì scorso (sì perché in meteorologia le stagioni iniziano convenzionalmente con il primo del mese in cui cade il solstizio e/o l’equinozio) e, considerando le temperature già in atto, credo che in questo caso, nessuno abbia nulla da obiettare. Come dicevo, è iniziata l’estate e con l’estate ognuno pensa alle vacanze, e con l’idea delle vacanze, alla meta ove ritemprarsi dalle fatiche del “logorio della vita moderna”: chi tra il cullante sciabordio delle onde del mare, chi tra il gracchiare dei corvi ed il gridare delle aquile e chi tra il frinire delle cicale. Comunque sia e dovunque si vada, c’è il tempo per una lettura: impegnata ma non troppo.

E’ il caso del libro che Vi propongo, di Frank Schätzing, il mondo d’acqua, sottotitolo: alla scoperta della vita attraverso il mare, edito in italiano per i tipi della Casa Editrice Nord nel 2007 e ripubblicato, su licenza, dalla TEA nel 2009 con ristampe del 2013 e 2014, l’ultima ancora in commercio.

L’autore non è uno scienziato, anzi, la sua professione si è sviluppata con successo nella pubblicità, abita a Colonia (eh sì è un tedesco doc o quasi) ed all’apice della propria parabola ascendente, ha iniziato la nuova carriera di scrittore, con all’attivo già sei romanzi ed un saggio. Due di questi romanzi, sono di fantascienza (Il quinto giorno e Limit), tra l’altro ve li consiglio, in particolare il secondo, che riporta anche un simpatico cameo su David Bowie (Starman), che è stato scritto e pubblicato quando era ancora tra noi.

Proprio dal lavoro di documentazione del libro il quinto giorno, che tratta della ribellione del mondo marino all’invadenza dell’uomo sul mare, nasce il saggio che racconta con leggerezza ed ironia di come abbia preso forma il pianeta Terra, così come lo conosciamo, dei trucchi di “Miss Evoluzione” e di tutte le strategie escogitate affinché la vita potesse sbocciare, evolversi ed influenzare la Terra, il suo clima ed il suo ecosistema.

Un saggio interdisciplinare che accompagnandoci per mano ci rapisce e ci svela gli aspetti salienti di Biofisica, Biologia, Chimica, Paleontologia, Geologia, Geofisica, Fisica, Astrofisica, Astronomia Planetaria, Ambientalismo, Ricerca della vita extraterrestre etc. etc., sempre con molta leggerezza, contestualizzando alla vita di tutti i giorni, eventi altrimenti difficili da immaginare e comprendere ad un pubblico digiuno di qualsiasi nozione base delle discipline scientifiche elencate.

Il particolare punto di vista ed il filo conduttore, il mare, ci offre scorci ed angolazioni inedite che spingono alle più svariate riflessioni sia su noi stessi che sul futuro dell’ambiente che ci ospita (non solo il mare), che inevitabilmente condizioneranno le scelte future dell’umanità, anche nell’esplorazione spaziale.

Come dicevo il saggio è esauriente (consta di circa 524 pagine, sono di più, ma non ho computato glossari, tavola cronologica ed elenco dei link consigliati) ma è scritto con semplicità, chiarezza e molta ironia, che spezza l’aridità e la pesantezza di alcuni argomenti trattati. Ma non aspettatevi di trovarvi davanti un linguaggio povero e stringato, l’autore sembra non confermare la regola, che il gusto per i particolari e la rindondanza è solo latino o slavo, sconfinando talvolta, nelle descrizioni degli ambienti marini, come le barriere coralline o i camini idrotermali, con maniacale pignoleria, in affreschi ove non c’è un centro che focalizzi l’attenzione e ogni millimetro, della tela illustrata, vede evidenziato un protagonista. Ma tant’è, questi ambienti sono effettivamente ricchissimi di vita, fosse anche unicellulare, specializzata per ogni funzione necessaria alla sopravvivenza dell’ambiente in cui si sviluppa. La complessità che “Miss Evoluzione” ha creato nell’ambiente marino funziona come un orologio svizzero e se non se ne comprendono tutti gli ingranaggi, si rischia di rompere l’equilibrio ed il conteggio del tempo si ferma.

Dunque un libro sul mare, l’ambiente a noi più sconosciuto, che meriterebbe maggior ricerca e tutela e che è stata la nostra culla, agli albori del mondo, dal quale siamo usciti per colonizzare la terra ferma.

Pierandrea Brancaleoni