IL PLANETARIO DELLA CITTA' DI PADOVA VIENE INAUGURATO IL 21 APRILE NELL'ANNO INTERNAZIONALE DELL''ASTRONOMIA.
Un sistema multimediale di proiezione digitale, a tecnologia avanzata, per coinvolgere gli spettatori nello spettacolo della visione e della conoscenza del Cosmo.
Finalmente la città dove Galileo visse i suoi migliori diciotto anni e dove, quattro secoli fa, col suo cannocchiale appena costruito aprì le porte alla nuova scienza e alla moderna astronomia, inaugura un moderno planetario digitale.
L'amministrazione comunale della città , nell''ambito di un generale progetto di valorizzazione della storia e tradizione scientifica padovana, sviluppatasi intorno all''antica Università nell''arco di otto secoli, spaziando dalla medicina, all''astronomia, alla matematica e alla fisica dello spazio, ha accolto e finanziato la proposta avanzata nel 2006 dal Comitato per il Nuovo Planetario di Padova.
Ciò è stato possibile grazie alla passione e l'interessamento diretto del sindaco della città Flavio Zanonato.
Il Comitato per il Nuovo Planetario di Padova è costituito dai rappresentanti del Dipartimento di Astronomia dell'Università, dell'Osservatorio Astronomico di Padova-Asiago dell''INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e delle due associazioni cittadine di amatori di astronomia, il Gruppo Astrofili di Padova e l'Associazione Astronomica Euganea, ed è coordinato dal presidente dell'AAE Roberto Sannevigo.
Con il contributo specialistico del Comitato il Comune ha potuto definire il progetto della struttura dove il Planetario è collocato, riadattando un vecchio edificio di archeologia industriale restaurato, e sono state definite le caratteristiche tecnico-funzionali richieste per le apparecchiature che ne costituiscono il cuore. Il Comitato provvede inoltre, per incarico del Comune, al funzionamento e alla gestione dell'installazione.
Si tratta di un nuovo planetario digitale di ultima generazione a sei canali video, dotato di nuovi videoproiettori DLP con la massima risoluzione e un contrasto altissimo. Il moderno sistema di videoproiezione consente ai circa sessantacinque spettatori seduti su comode poltrone sotto la cupola emisferica, di quasi nove metri di diametro, di vedere proiettato il cielo stellato con le sue meraviglie, riproducendo i fenomeni spettacolari che accadono nelle sue profondità e gli oggetti celesti che racchiude.
Sarà possibile anche avventurarsi in viaggi virtuali attraverso il sistema solare, verso le stelle, negli immensi spazi galattici ed extragalattici fino ai confini del Cosmo, alla scoperta delle più attuali conoscenze sull''Universo che la ricerca scientifica astrofisica e astronautica rende via via disponibili.
Un affascinante viaggio senza fine nella scienza, accessibile al pubblico e alle scuole, reso divertente ed emozionante dall''immersione totale dello spettatore in immagini, luci e suoni avvolgenti di straordinaria qualità ed effetto.
Il Nuovo Planetario di Padova è corredato anche di una autonoma Unità di Produzione intorno alla quale si intende sviluppare un laboratorio multimediale per produrre applicazioni e spettacoli per la didattica e la divulgaione dell''Asronomia nei planetari digitali.
Nel laboratorio potranno essere sviluppate anche applicazioni relative a tutte le scienze e tecnologie che possono avvalersi vantaggiosamente, per la didattica e la loro divulgazione, del rilevante impatto emotivo determinato dalla piena immersione del discente/spettatore in una proiezione multimediale sulla cupola del Planetario.
Si prospetta anche la possibilità di un utilizzo per scopi di ricerca scientifica in campi in cui è utile immergersi in rappresentazioni dinamiche di complesse realtà tridimensionali.
Verranno attivate apposite convenzioni con i Dipartimenti, le Facoltà e gli enti interessati allo sviluppo di applicazioni ed al loro utilizzo.
INAUGURAZIONE 21 APRILE, ORE 11, VIA CORNARO.
Il Planetario pubblicizza l'inaugurazione con un ciclo di tre conferenze che si terranno nell''Aula Paladin, con ingresso libero, al primo piano della sede municipale in centro a Padova.
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Cordiali saluti e Buona Pasqua.
Roberto Sannevigo',