Importante progetto dell'Amministrazione Comunale di Padova per ammodernare il sistema di illuminazione pubblica della città.
Obiettivi: rendere più efficace l'illuminazione notturna, rispettando l'ambiente, spendendo più oculatamente meno denaro pubblico e restituendo ai padovani almeno un pò della bellezza del cielo stellato che vedeva Galileo e che gli ha permesso di fare le sue straordinarie scoperte.
Obiettivi non solo possibili, ma anche a portata di mano, pur con qualche difficoltà. Lo dimostra uno studio realizzato da Elvira De Poli, Roberto Sannevigo e Massimo Turatto sul sistema di illuminazione pubblica di Padova.
Tratto da "Il Gazzettino di Padova" Venerdì, 7 Ottobre 2005 pagg. I - XXII
La consegna, questa sera, del premio "Padova città delle stelle" assume ulteriori significati se associata al piano complessivo di risparmio energetico avviato dall'amministrazione comunale e che coinvolge molte attività della nostra città.
Una parte consistente di questo piano, infatti, riguarda il risanamento e ammodernamento del sistema cittadino di illuminazione pubblica: l'attenzione è posta in particolare al problema ambientale dell'inquinamento luminoso e dell'utilizzo razionale delle risorse energetiche. Si lavorerà per assicurare più razionali, efficaci e ove necessario più elevati illuminamenti al suolo e recuperare una significativa quantità della luce che attualmente viene dispersa direttamente verso il cielo, determinando gran parte del chiarore inutile e dannoso che assume il cielo notturno.
E' questo chiarore innaturale che impedisce di vedere le stelle. Il cielo stellato è un patrimonio significativo per l'umanità. Lo è particolarmente per la tradizione galileiana di Padova, sede ancor oggi di una delle scuole superiori di astrofisica più forti in Italia, della prima facoltà di Astronomia e del primo e tuttora maggiore Osservatorio Astrofisico sul territorio nazionale. Un patrimonio da preservare per le generazioni future.
Nel far proprie le istanze di rispetto dell'ambiente e del cielo notturno, di risparmio energetico, l'attuale amministrazione comunale sceglie non solo il rispetto della legge regionale sull'inquinamento luminoso, ma vuole valorizzare l'opportunità di superare addirittura i termini normativi e assumere obiettivi di eccellenza: azzerare la polluzione luminosa diretta verso il cielo per tutti i nuovi impianti futuri, e rinnovare con questo obiettivo di qualità tutti gli apparecchi illuminanti obsoleti, meno efficienti e più inquinanti.
Padova rappresenta il primo esempio di una città di dimensioni importanti che affronta organicamente il problema del risanamento luminoso ed energetico del proprio sistema di illuminazione pubblica su larga scala. E' intenzione e orgoglio dell'amministrazione padovana proporla come buona pratica anche a livello nazionale nelle organizzazioni di coordinamento dei grandi comuni italiani. Risulta evidente la portata notevolissima di questa scelta politica in termini di investimenti, organizzazione, difficoltà di ogni genere (non solo tecniche!) il cui avviamento e attuazione richiedono tempi tecnici adeguati.
Una volta realizzato il piano di risanamento, il recupero del flusso luminoso disperso direttamente verso il cielo ed il conseguente abbattimento dell'inquinamento luminoso dell'intera città è stimato essere di circa il 65%. Il risparmio energetico conseguente alla migliore efficienza energetica del sistema è quantificato in oltre 870.000 euro/anno, in termini di minori esborsi nella bolletta elettrica comunale.
Tale risparmio potrebbe inoltre consentire di fronteggiare gli oneri finanziari del piano. Trattandosi di energia elettrica risparmiata (di produzione termica) risulta tutt'altro che trascurabile per il rispetto ambientale anche il mancato sperpero di combustibili fossili e la corrispondente quantità di CO2 che non viene immessa in atmosfera.
I primi risultati cominceranno a vedersi già dal prossimo anno 2006; per completare la prima fase del risanamento ci sarà tempo fino al 2009, anno galileiano mondiale in cui la città potrà mostrarsi al mondo non solo sul piano culturale, ma anche su quello tecnico e politico, come "Padova città delle stelle" attenta al risparmio, all'ambiente e al benessere dei cittadini
Francesco Bicciato
assessore comunale all'Ambiente