Report di una serata astrofotografica: 4 dicembre 2010

ritratto di Michele Peruzzo

   Sono due mesi che non si esce, il meteo è stato veramente inclemente, e continua ad esserlo. I vari siti internet con le previsioni che consultiamo sempre prima delle uscite, sono tutti concordi sul fatto che si rasserenerà verso sera, ma con calo della temperatura e molta umidità. Alle 15,30 decido di fare un sopralluogo, perché temevo che lassù, a 480 mt, ci fosse anche la neve, ed infatti la situazione era questa:

baiamonte

il tutto condito con un vento gelido...

Dopo un consulto telefonico con Paolo e Roberto, decidiamo comunque di tentare e ci diamo appuntamento alle 17,30. A quell'ora, come previsto il cielo è completamente sgombro dalle nubi e, per fortuna, è cessato il vento, ma il freddo punge. Io indosso: 3 paia di calzini e doposci, 4 strati di pantaloni, maglie e maglioni vari, giacca imbottita, guanti e sottoguanti, sciarpa di pile e berretto russo foderato di pelo… Trovo stupefacente il fatto di riuscire ancora a muovermi con una accettabile libertà...Si comincia a montare l'attrezzatura, ci vuole almeno un'oretta, se tutto va bene, prima di essere operativi, ma la ruggine, dovuta alla lunga inattività, mi porta a fare un “errorino” di connessione dei cavi che mi fa perdere almeno una ventina di minuti. Per fortuna c’è Paolo, al quale, come sempre, basta un'occhiata per individuare il problema e risolverlo...

Una volta bilanciato, stazionato e collegato i vari strumenti al pc, si fa l’allineamento alle stelle e si è pronti per partire. Il mio soggetto sarà una nebulosa in Cassiopea, o meglio una parte di essa vista la sua estensione: IC1871. Paolo parte con IC443, un'altra nebulosa e Roberto con la galassia M33.

Io programmo una sequenza di 8 immagini da 15 minuti, per un totale di 2 ore di esposizione con filtro H-alpha, per far risaltare le volute di idrogeno tipiche di questi oggetti.

Una volta lanciata la sessione ci si può finalmente rilassare, ecco che allora cominciano a spuntare panini, thermos con the caldo, cioccolato, biscotti ecc. ecc... si fanno anche numerose passeggiate avanti e indietro per scaldare i piedi…. infatti, la temperatura nel frattempo è scesa a 3 gradi sotto zero e uno straterello di ghiaccio copre ogni cosa. Per fortuna i pc sono coperti e le fasce anticondensa sui tubi fanno il loro dovere.

A me capitano anche un altro paio di inconvenienti alla guida, penso dovuti al freddo, che mi fanno perdere ulteriore tempo e 4 immagini da 15 minuti risulteranno inutilizzabili (un'ora buttata via...).

Anche Paolo ha i suoi problemi con l'autoguida e Roberto con la montatura, quindi ogni tanto si sente volare qualche .... diciamo ... preghiera di aiuto ...

Una volta terminata la sessione su IC1871, punto IC434, la mitica Testa di Cavallo in Orione, che nel frattempo si era ben alzato in cielo, e lancio un'altra sessione di 7 esposizioni da 10 minuti.

Anche Paolo e Roberto provano altri oggetti.

All'una di notte passata, io comincio a smontare, il materiale è tutto ghiacciato, come i piedi miei e dei miei compagni, e, dopo l'ultima sigaretta e l'ultima chiacchiera, mi avvio lentamente verso casa, prestando attenzione alla strada ghiacciata.

Da una prima analisi le foto sono discrete, nulla di più, vedremo di pubblicarle prima possibile, ma non mi importa più di tanto del risultato tecnico, quello che resta indelebile di queste serate è il piacere di stare con gli amici delle lunghe ore sotto le stelle.

Alla prossima.

Michele